in queste iniziative abbiamo incontrato più di un centinaio di iscritti o persone vicine alla nostra associazione, mettendoci in ascolto e allo stesso tempo stimolando il confronto e il coinvolgimento ponendo al centro diversi argomenti, tutti in qualche modo connessi con il tema del “buon lavoro”.
Cosa si intende per Buon Lavoro. Cosa racchiude la parola Buono? Cosa fa si che un lavoro, diventi un buon lavoro? All’interno di questo aggettivo si racchiudono tanti aspetti. Prima di tutto svolgere un lavoro che mi piace, che mi permette di crescere e di affermarmi professionalmente, di avere autonomia nel gestire la propria attività e il proprio tempo, ma questo non basta.
È necessario che il lavoro che svolgo sia ben retribuito, in modo equo, avere buone relazioni lavorative e di rimanere competitivi nel mercato. Alcuni aspetti come l’autonomia sono insiti nella natura stessa del lavoro dei liberi professionisti, ma altri come un compenso equo, delle relazioni professionali con coloro che incontro nel mio lavoro, la necessità di avere un welfare che mi accompagni durante la mia vita lavorativa, sono invece ancora aspetti ancora poco praticati per quello che può essere definito un buon lavoro.
Ecco perché come vIVAce abbiamo deciso di mettere al centro questo aspetto: il buon lavoro, coltivato dentro una rete professionale in una dinamica associativa, ovvero in una community..
Nella giornata dell’11 marzo vogliamo dialogare con i nostri ospiti e iscritti sulle parole di ben-essere e Buon Lavoro, su come poter insieme costruire un dialogo sui bisogni e le esigenze di chi ha una partita iva, sulle politiche da costruire per rendere il lavoro dei liberi professionisti il BUON LAVORO.